Un gommone open naviga meglio di uno cabinato? Uno scafo monoshell può andare bene anche per un mezzo pontato? Come cambia il comportamento in navigazione in base alla distribuzione dei pesi?
Queste sono solo alcune delle domande a cui cercheremo di dare una risposta nell’articolo firmato da Alessandro Chessa, pubblicato sul numero di dicembre della Rivista Il Gommone.
Ciò che in un gommone concorre a determinare le caratteristiche di navigazione non è solo la geometria dell’opera viva con i suoi volumi, centri di spinta e superficie bagnata, accorgimenti e appendici.
Contano pure e in egual misura innanzitutto il tipo di propulsione, quindi motorizzazione ed elica, e non di meno «cosa sta sopra la carena».
E’ facile comprendere che un battello con la coperta completamente spoglia, a parità di motorizzazione ed elica, sarà più agile dello stesso mezzo su cui sono presenti sovrastrutture pesanti e ingombranti; ci sono però situazioni in cui le differenze sono molto più sfumate, quindi è opportuno fare un’analisi sulle caratteristiche e grandezze che dal punto di vista della navigazione «fanno la differenza».
Anche gli accessori di coperta (per esempio il roll-bar o il T-Top o le plancette balneari di poppa) concorrono hanno un influenza piuttosto significativa sia nella distribuzione dei pesi sia nell’aerodinamica del gommone.
Ma sappiate che non esiste (ancora) la carena «buona per tutte le occasioni».
Se desiderate approfondire l’argomento trovate l’articolo completo sul numero di dicembre (n. 384) della Rivista Il Gommone, ora in edicola o in edizione digitale. Potete, inoltre, richiedere anche solo il PDF di questo servizio cliccando qui.
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