Mancano ormai poche settimane all’apertura ufficiale del 62° Salone Nautico di Genova, in programma dal 22 al 27 settembre, e cominciano a trapelare le prime informazioni sulle novità che i cantieri presenteranno in fiera. Tra le più attive c’è Italboats (marchi Stingher e Predator) che lancerà a Genova il nuovo, attesissimo Stingher 24 GT, un gommone da 7,48 metri fuori tutto, largo 3 e motorizzabile con un fuoribordo fino a 300 hp.
Il nuovo Stingher 24 GT riprende in parte lo stile del modello 28 GT con alcune elementi di novità soprattutto per quanto riguarda la forma dello scafo a prua, che segna l’inizio di un nuovo corso per il cantiere salentino. Il battello, per qualità costruttiva, finiture, dotazioni e prestazioni si colloca certamente nel segmento dei battelli «premium».
La coperta nuovo Stingher 24 GT è organizzata seguendo una filosofia ormai consolidata in casa Italboats. Due aree prendisole, una consolle centrale dalle forme sportive e aerodinamiche, un bolster per la seduta di guida biposto con un kit cucina a poppavia e una dinette, trasformabile in un grande solarium protetto e ombreggiato dal massiccio roll-bar (con il tendalino) in vetroresina.
Le murate alte a poppa che sormontano parzialmente i tubolari assicurano una maggior compattezza all’intero manufatto e donano una migliore protezione agli ospiti. Le camere d’aria hanno un diametro generoso (da 57 a ben 66 cm) per conferire la migliore stabilità e minimizzare il rollìo da fermo. Il pozzetto motore appare ben sfruttabile grazie alle ampie superfici calpestabili e alle plancette balneari extra-large.
Il prezzo del nuovo Stingher 24 GT sarà ufficializzato solo in concomitanza con l’apertura del Salone Nautico di Genova, vale a dire il prossimo 22 settembre.
Ma le novità in casa Italboats non finiscono qui. Nei prossimi mesi è previsto un importante ampliamento – 2.500 mq – dello stabilimento di produzione di Presicce (Lecce), che vanno ad aggiungersi agli attuali 6.000 mq, per l’assemblaggio dei battelli, ad uno show room e a uffici. Inoltre, da aprile è operante un moderno centro CNC a controllo numerico per la prototipazione di nuovi modelli (nel 2023 è previsto il lancio di tre inediti Stingher: l’FR430, il 20 GT e il 35 GT). Italboats sta anche effettuando la riconversione degli stampi per la costruzione con il più moderno sistema a iniezione leggera (RTM Light).
Infine, dallo scorso luglio è attivo un impianto fotovoltaico da 150 kWp e un impianto per il raffrescamento adiabatico in tutte le aree produttive. Si tratta evidentemente di investimenti importanti che ambiscono a migliorare sensibilmente la qualità del lavoro e a completare quel processo di ottimizzazione delle varie fasi produttive.
Italboats è, infatti, tra i pochi cantieri italiani di battelli pneumatici (semirigidi) a realizzare «tutto in casa», vale a dire la lavorazione della vetroresina (stampaggio carena, coperta e accessori), dei tubolari (con relativo «sellaggio») e l’approntamento finale del mezzo. Un’organizzazione del lavoro che permette a Italboats di avere un più preciso controllo delle diverse fasi di fabbricazione dei gommoni, di annullare i tempi morti e, di conseguenza, aumentare la produttività.