Il primo step del raid di Roberto Pappalardo a bordo del gommone «Palli» è stato compiuto. Nei giorni scorsi, infatti, il navigatore sardo con il suo 590 Open (AT Marine Design – Lotzorai, Nuoro), motorizzato con fuoribordo Yamaha F40G Supreme, ha raggiunto il faro di Muckle Flugga, il «faro impossibile» che si trova su un inospitale isolotto a Nord delle Isole Shetland e, come latitudine, anche più a Nord di Bergen, in Norvegia.
Dopo il successo del suo raid in gommone dello scorso anno, da Cagliari a Londra, Roberto Pappalardo ci ha riprovato, alzando il tiro. Giovedì 14 luglio, infatti, è iniziata la sua avventura là dove l’aveva lasciata: da Calais, sul Canale della Manica. Stavolta la sua navigazione lo ha portato a fare un giro quasi completo della Gran Bretagna, toccando pure l’Irlanda, con meta il faro di Muckle Flugga, che si trova su un inospitale isolotto a Nord delle Isole Shetland e, come latitudine, anche più a Nord di Bergen, in Norvegia.
Una volta attraversato il Canale della Manica a Calais (Francia) lo scorso luglio, il gommonauta si è diretto verso la costa occidentale del Regno Unito, toccando il Sud dell’Inghilterra, la Cornovaglia, il Galles, l’Irlanda e la Scozia. Qui la navigazione costiera è stata abbandonata a favore di quella interna, percorrendo il Canale di Caledonia che divide in due la Scozia e mette in comunicazione l’Oceano Atlantico con il Mare del Nord. Navigando fra le montagne delle Highlands, attraverso paesaggi fiabeschi, il gommone «Palli» e il suo comandante si sono tolti lo sfizio di solcare le acque del «misterioso» lago di Loch Ness.
Poi via, verso le Isole Orcadi, le Shetland (facendo bene i conti del carburante, per via della mancanza di distributori sulla rotta) per arrivare, infine, a far sventolare la bandiera dei «quattro mori» al cospetto del «faro impossibile». Dire che è stato emozionante è ben poco rispetto alla sensazione di libertà provata dal gommonauta e allo spazio tutto intorno, con la consapevolezza e la gioia di essere arrivato così lontano con un «gommoncino» spinto da un 40 hp.
Non contento, Roberto Rappalardo si è spinto oltre, verso il vero obiettivo del suo raid: il punto più a Nord del Regno Unito, ovvero l’isolotto di Out Stack, poco distante dal Muckle Flugga. Giusto per soddisfazione personale, in verità, perché nella zona il mare è davvero «cattivo» e il gommonauta non ha potuto nemmeno sbarcare.
Sulla rotta di ritorno alla località di partenza, Calais, la navigazione avverrà nel Mare del Nord, circa 800 miglia esplorando la costa orientale dell’UK in un paio di settimane, visitando il territorio in località quali Saint Andrews ed Edimburgo.
Al ritorno Roberto Pappalardo ci racconterà le sue avventure che provvederemo a pubblicare sulla nostra rivista «Il Gommone». Restate sintonizzati!