A meno di ventiquattro ore dall’apertura ufficiale del Cannes Yachting Festival, la Federazione francese dell’Industria Nautica (FIN), cioé l’equivalente della nostra Ucina-Confindustria Nautica, traccia un primo bilancio della stagione nautica che sta per concludersi con un’intervista rilasciata dal Direttore Generale della Federazione Fabien Métayer al quotidiano Les Echos.
Per Métayer la ripresa del mercato interno è ancora molto debole, dopo qualche timido segnale positivo registrato lo scorso anno e i cinque precedenti molto difficili con un giro d’affari che si è ridotto di un terzo.
Nel complesso, le vendite nei primi undici mesi della stagione 2016/2017 si attestano a 11.108 unità (-2%). «Pensavamo che lo scorso anno ci fossero i primi segnali di ripresa del mercato, ma ora siamo molto prudenti sul futuro», dice Fabien Métayer.
In realtà l’inizio del 2016 sembrava più promettente – ha detto il direttore generale della FIN – ma poi l’attentato terroristico di Nizza dello scorso luglio ha complicato le cose e si è registrata una battuta d’arresto, specialmente nel sud della Francia.
Inoltre, si è registrata una significativa differenza nell’andamento delle vendite tra Costa Atlantica e Mediterraneo. «Sembra che buona parte dei diportisti abbia preferito affittare un’imbarcazione rimandando l’acquisto (e, infatti, il volume d’affari dei noleggiatori è cresciuto del 10% in questa stagione).
Sorprende, inoltre, il fatto che – secondo le elaborazioni della FIN – le immatricolazioni (ricordiamo che in Francia tutte le imbarcazioni sono «targate») di barche a motore (gommoni compresi) sono calate del 3,1% a 8.332 unità nella stagione nautica 2016/2017, ad eccezione di quelle oltre i dieci metri. In crescita del 3,4%, invece, le barche a vela (1.862 unità), soprattutto sotto i sei metri di lunghezza f.t.