I pescatori sportivi in mare potrebbero dover pagare una tassa annuale dal 1° gennaio 2016: 20 euro l’anno per chi pesca da un’imbarcazione a motore e di 10 euro negli altri casi. A proporlo è il nuovo testo unificato per la pesca presentato oggi alla Camera che, tra i vari articoli, prevede un contributo per le attività in mare. La licenza di pesca per le acque interne, fiumi e laghi, infatti, è già a pagamento. «Con l’articolo 22 del testo di legge “Interventi per il settore ittico adottato in Commissione Agricoltura” – spiega il relatore Luciano Agostini, deputato (Partito Democratico) della Commissione – vogliamo introdurre una piccola tassa per un settore che va censito, da versare al bilancio dello Stato». Secondo la proposta, il 60% dei proventi è destinato al fondo per lo sviluppo della filiera ittica, il 30% al finanziamento delle attività di vigilanza, controllo e contrasto al fenomeno della pesca illegale svolta dal Corpo delle Capitanerie di porto e una quota del 10% per la pesca sportiva la cui gestione è affidata al Coni. Quanto all’iter, spiega Agostini, «abbiamo dato quindici giorni di tempo ai commissari per presentare eventuali emendamenti che andremo ad esaminare. Poi, sicuramente entro la fine dell’anno, andremo all’approvazione definitiva in Aula.