Suzuki ha presentato a fine maggio, dopo l’anteprima mondiale all’ultima edizione del Salone Nautico di Genova a settembre 2022, i rinnovati fuoribordo «V6» di 4.390 cc declinati nei power-step da 300 e 350 hp. I due nuovi modelli si chiamano DF300BMD e DF350AMD e rispetto ai modelli a cui si affiancano (DF300B e DF350A) presentano alcune novità meccanica e tecnologiche.
Per quanto riguarda le prime gli interventi dei tecnici giapponesi si sono concentrati sul piede, che ora presenta una scatola del cambio totalmente ridisegnata, che ha portato a un affinamento della parte frontale del profilo del piede del 4%. Il nuovo design ha permesso di migliorare l’idrodinamica e di conseguenza, diminuire l’attrito con l’acqua, aumentando la velocità massima del 2% e promettendo anche un leggero contenimento dei consumi.
Anche il sistema di lubrificazione del cambio è stato rivisto per migliorane l’affidabilità: è stata perfezionata la circolazione dell’olio, per una gestione ottimale della sua temperatura, nonostante ne sia stata ridotta la quantità – si passa da 3,2 a 2,8 litri – e agevolata la sostituzione del lubrificante che non richiede più l’alaggio dell’imbarcazione.
Dal punto di vista delle dotazioni i DF300BMD e DF350AMD propongono la timoneria elettroidraulica integrata nel cavalletto, soluzione che oltre a garantire una migliore efficienza allo sterzo, consente anche di mantenere ordinato e sgombro da cavi e tubazioni il pozzetto motore. Le due unità sono, inoltre, provviste di manette elettroniche drive by wire e della timoneria steer by wire, opzionale, che include un inedito joystick, arricchito della regolazione automatica del timone e della modalità di docking assistito.
Nel caso di installazioni multiple, e con l’impiego del sistema steer by wire, ogni fuoribordo ha integrato un proprio attuatore, che gli consente di essere svincolato dagli altri: in manovra, governando con il joystick, ciascuno può agire in maniera indipendente, in termini di angolo di brandeggio, senso della spinta (avanti o indietro) e regime di potenza di ciascun motore.
La gestione dell’insieme è affidata al computer di bordo che coordina all’unisono tutti i fuoribordo in direzione, regime e senso di spinta. Questo consente di facilitare le manovre sia a marcia avanti, sia a marcia indietro (già eccellenti grazie alla doppia elica controrotante Dual Prop che assicura un maggiore grip rispetto a un tradizionale monoelica) e di renderle più immediate e precise. Questi motori risultano particolarmente interessanti per coloro che navigano con molto carico e che prediligono le medie andature di crociera perché in questi casi la spinta fornita da un maggiore numero di pale risulta più piena e più pronta.
Naturalmente anche i nuovi modelli si avvalgono dell’esclusivo sistema di disassamento «Offset Drive Shaft» tra l’albero motore e quello di trasmissione. In questo modo il blocco risulta più avanzato sullo specchio di poppa rispetto a un fuoribordo tradizionale a tutto vantaggio della stabilità e delle forze che agiscono sullo specchio. Invariate tutte le altre caratteristiche meccaniche che riprendono, dunque, in toto quelle avanzate sui modelli da cui derivano.
Suzuki ha ufficializzato anche i prezzi di listino: 34.100 euro (Iva inclusa) per il 300 cavalli (cioè 2.800 euro in più della versione «B»), 38.400 euro per il 350 hp (+3.000 euro rispetto al DF350A).