Altri quattro anni di presidenza per Gennaro Amato, questo è quanto è scaturito dall’urna delle elezioni di AFINA, l’Associazione Filiera Italiana della Nautica, che si sono svolte ieri sera a Napoli per la scelta del nuovo Direttivo e, di conseguenza, del Presidente.
La conferma, già prevista da tempo visto l’unica candidatura alla presidenza, è stata accolta con grande entusiasmo dal numero uno dell’Associazione perché giunta dal voto all’unanimità dai soci e considerata da tutti indiscussa per il lavoro svolto e i risultati raggiunti dal 2015 ad oggi sotto la sua guida.
Le elezioni del Consiglio Direttivo non hanno evidenziato grandi stravolgimenti, confermando così la politica espansiva dell’Associazione. Tra i sette consiglieri eletti sono stati confermati in carica: Antonio Schiano, Stanislao Esposito, Ugo Lanzetta, Domenico Senese e Vincenzo Castagnola. Escono dal consiglio direttivo Salvatore Marinelli e Giuseppe Maiello, che lasciano il posto ai neoeletti Antonio Mercurio e Salvatore Capuano. Tra pochi giorni, in occasione della prima riunione di Giunta, saranno definite le cariche e deleghe dei consiglieri eletti.
Intanto il presidente Gennaro Amato, nel suo intervento di saluto e ringraziamento rivolto all’assemblea dei soci, ha già indicato i prossimi obiettivi del suo mandato: «Senza se e senza ma dobbiamo risolvere il problema dei Marina! In Italia l’assenza di attracchi da diporto assistiti è un problema troppo grave che, oramai, anche la Politica nazionale ha identificato come necessità primaria. Partiremo proprio da Napoli, nostra sede istituzionale, per migliorare gli attracchi da diporto. Mergellina, Nisida e Castel Dell’Ovo i principali porti turistici da ristrutturare e ampliare. Saremo al fianco delle Istituzioni, con progetti e fondi, per fare la nostra parte. Poi – ha proseguito Amato – nei prossimi giorni ospiteremo a Napoli i vertici di BolognaFiere Spa per definire una partnership che ci consentirà di ampliare, anche all’estero, la nostra visibilità e potenzialità commerciale. Non ultimo, però, dobbiamo pensare al Nauticsud ed alla celebrazione dei 50 anni del salone, per il 2024, con larghe intese con la dirigenza della Mostra d’Oltremare e le Istituzioni di territorio che compongono il CDA e la proprietà dell’Ente».