Siamo arrivati alla fine di aprile e molti diportisti si apprestano a varare (qualcuno, per la verità, lo ha già fatto) la propria imbarcazione in vista delle prime uscite primaverili.
E’ questo il momento in cui si fa un check-up completo del gommone e del motore e si controlla che tutto sia in ordine, dotazioni di sicurezza comprese. E tra le dotazioni che per legge dobbiamo tenere a bordo ci sono anche i razzi, che talvolta sono scaduti e, quindi, vanno sostituiti.
Qual è il problema? Il problema è che nessuno ci ha ancora comunicato ufficialmente come e dove possiamo smaltire i razzi vecchi. Per la verità, il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti lo aveva promesso lo scorso 26 ottobre, all’inviato di «Striscia la Notizia» Valerio Staffelli.
Il Ministro in persona aveva garantito che a breve sarebbe stato emanato un regolamento con le procedure per lo smaltimento in sicurezza delle decine di migliaia di razzi di segnalazione che oggi stazionano – illegalmente secondo l’art. 679 del Codice Penale – nei nostri garage e cantine.
Le Capitanerie di Porto, infatti, non effettuano più questo servizio (lo facevano fino a poco tempo gratuitamente alcune stazioni, ma la cosa era del tutto facoltativa) né tanto meno i Vigili del Fuoco.
Noi stessi, inoltre, avevamo interpellato nel mese di novembre l’ufficio stampa del Ministero: ci avevano confermato che il cosiddetto «tavolo tecnico» era in attività presso la Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento, ma non avevano voluto rilasciarci alcuna anticipazione al proposito dello smaltimento dei dispositivi pirotecnici scaduti perché – ci avevano riferito – al più presto si sarebbero conosciute le conclusioni.
Sono, nel frattempo, passati più di sei mesi dalla dichiarazione del Ministro, ma tutto tace. E la stagione nautica è ormai alle porte. Il problema dello smaltimento si pone non tanto per le boette e i fuochi a mano, quanto per i razzi di segnalazione, obbligatori a partire dalla navigazione oltre le 3 miglia dalla costa, classificati come «esplosivi».
Scadono ogni 4 anni e, pensate, che anche tenerseli in garage quando non servono più a bordo è un reato: detenzione abusiva di sostanze pericolose. La legge vieta, inoltre, che i razzi siano utilizzati al di fuori delle situazioni di emergenza in mare, quindi non si possono «sparare» a Capodanno né alla festa del Patrono; non si possono buttare nei cassonetti né «affondare» in mare: il loro contenuto è altamente inquinante.
Attualmente l’unico modo legale per smaltirli è conferirli – a proprie spese – a un’azienda abilitata al ritiro.