Ammonta a tre milioni di euro l’investimento della Regione Veneto per potenziare la navigabilità dell’idrovia «Litoranea Veneta», implementando questa storica via d’acqua, lunga 127 km, che attraversa Veneto e Friuli e collega la laguna di Venezia alle foci dell’Isonzo, con quello che si può definire il bypass della Piave Vecchia, cioè il tratto di sette chilometri che unisce il fiume Piave al Taglio del Sile.
Stamane, nel corso di una breve navigazione lungo questo percorso tra Caposile e la Conca di Intestadura, su un’imbarcazione sulla quale si sono imbarcati consiglieri regionali, amministratori locali, rappresentanti di enti, istituzioni e associazioni imprenditoriali del Veneto Orientale, l’assessore veneto alle infrastrutture e ai trasporti, Elisa De Berti, accompagnata dal vice presidente Gianluca Forcolin, ha fatto il punto sugli interventi realizzati negli ultimi anni sulla «Litoranea Veneta» ma ha soprattutto illustrato quelli che, attraverso il «braccio operativo» della società Sistemi Territoriali, la Regione è in procinto di concretizzare.
In questi ultimi anni, infatti, la «Litoranea Veneta» è stata oggetto di interventi di ammodernamento e riqualificazione, costati circa 27 milioni di euro, compiuti dalla Regione utilizzando fondi statali e avvalendosi della società Sistemi Territoriali.
Tra le opere più importanti, da segnalare la ricostruzione delle conche di Cortellazzo e del nuovo ponte Spano nel Comune di Jesolo, ma anche gli interventi di stabilizzazione delle sponde e la realizzazione di un sistema di controllo da remoto per la manovra delle conche del Cavallino, Cortellazzo, Revedoli e Bevazzana.
Gian Michele Gambato, presidente della Sistemi Territoriale SpA, ha presentato i progetti di fattibilità relativi al ripristino funzionale della conca di Intestadura (il costo previsto è di circa un milione di euro), di cruciale importanza per lo sviluppo delle navigazione litoranea, e relativi a interventi nei territori dei Comuni di Quarto d’Altino, Eraclea, Jesolo, Musile di Piave, Caorle e San Michele al Tagliamento, per il dragaggio, il consolidamento di sponde dei canali, la manutenzione straordinaria e il potenziamento di briccole, gruppi di ormeggio, scivoli e pontili di legno, la realizzazione di strutture per l’approdo e l’imbarco di passeggeri (complessivi due milioni).
Sulla necessità di valorizzare questi percorsi sono intervenuti anche Valerio Busato, presidente del Consorzio BIM Basso Piave e Sergio Vazzoler, presidente dell’Unione Navigazione Interna Italiana (UNII).