Nonostante il notevole ritardo sulla tabella di marcia accumulato dal cantiere Nuova Jolly – per colpe non sue, bensì di un terzista – nella costruzione del Prince 23 Cabin, Giovanni Bracco è finalmente pronto a mollare gli ormeggi per la sua nuova avventura che, proprio a causa del prolungato rinvio nella partenza (inizialmente prevista a metà giugno) è stata modificata nel percorso.
Nelle intenzioni del navigatore piemontese il raid di quest’anno si sarebbe dovuto chiamare «Cipro 2018», proprio per mettere in evidenza quello che sarebbe dovuto essere il «giro di boa» del viaggio: l’isola di Cipro.
Ora la nuova impresa si chiamerà «Rodi 2018» e prevede complessivamente 2.415 miglia di navigazione.
La partenza è prevista da Genova Pegli venerdì 27 luglio in compagnia del già citato Nuova Jolly Prince 23 Cabin (6,98 x 3,00 metri f.t.) motorizzato con un Honda Bf 250 V-Tec (con un’elica a tre pale da 15”3/8 x 18”) e guidato da un chartplotter Raymarine Axiom 9.
La prima tappa sarà a Marina di Pisa per un impegno «istituzionale» con un concessionario Honda Marine. La navigazione successivamente proseguirà lungo le coste tirreniche dello Stivale fino al transito nello Stretto di Messina e poi al Marina Yachting Club di Crotone, che rappresenterà il «trampolino di lancio» per la lunga traversata (circa 175 miglia) verso l’isola di Cefalonia.
Qui è in programma il consueto tributo di Giovanni Bracco (che risiede ad Acqui Terme) al monumento eretto in memoria dell’eccidio della «Divisione Acqui» durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il raid, in seguito, riprenderà prima con la circumnavigazione del Peloponneso e, in seguito, con l’ingresso nelle «acque degli Dei», ovvero le Cicladi.
Da lì il raider piemontese punterà la prua del Nuova Jolly dritto verso l’isola di Rodi. Il ritorno contempla il passaggio del suggestivo Canale di Corinto, una tappa a Itaca e a Corfù e, a seguire, una sosta in Albania presso il Marina di Orikum, situato nel golfo di Valona.
Dalle coste albanesi il Nuova Jolly Prince 23 Cabin avanzerà verso le isole Croate di Mljet, Dugi Otok per terminare il raid – a fine agosto – a Conche di Codevigo, nella Laguna di Venezia.