Il mercato della nautica in Spagna ha fatto segnare nel primo trimestre del 2016 una flessione dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2015.
A comunicarlo è l’ANEN, l’associazione dei cantieri nautici iberici.
Le imbarcazioni immatricolate (ricordiamo che in Spagna sono tutte «targate» indipendentemente dalla lunghezza) nei primi tre mesi di quest’anno sono state 772 contro le 776 dello stesso periodo del 2015.
Più che parlare di crisi, sarebbe quindi meglio chiamarla «battuta d’arresto» dopo due anni in crescita, anche se questa stagnazione non vale per tutti i comparti. Il settore del noleggio, per esempio, continua ad essere positivo e anche nei primi tre mesi del 2016 ha registrato un incoraggiante +8,05%.
Malissimo, invece, i gommoni, che hanno hanno subito una flessione del 39,7% per quelli smontabili e del 3,1% per i semirigidi. I battelli con carena in vetroresina immatricolati da gennaio a marzo di quest’anno sono stati complessivamente 123.
Dall’analisi dell’Associazione spagnola spiccano, infine, i dati relativi alle vendite di moto d’acqua (+7,3%, pari a 117 unità consegnate). Le zone in cui si vendono più natanti sono le Isole Baleari, Barcellona e Alicante.
Ricordiamo che nel 2015 le imbarcazioni immatricolate (in Spagna sono tutte «targate») sono state complessivamente 4.654.