Con l’ultima revisione del Codice della Nautica, datata 2020 (cfr: DL n. 160 del 12/11 – GU 304 del 7/12/2020) il Governo veniva investito del compito di adottare entro 24 mesi una disciplina in merito alle «procedure per l’approvazione e l’installazione di sistemi di alimentazione con gas di petrolio liquefatto (GPL), metano ed elettrici, su unità da diporto e relativi motori di propulsione, di nuova costruzione o già immessi sul mercato».
Ebbene, a dispetto di Covid, guerra, cambio del Governo, il decreto è arrivato (il 13 ottobre): lo scorso 29 novembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (n. 279 del 29/11/2022) da cui si evince l’entrata in vigore del provvedimento, ovvero dal 14 dicembre.
D’ora in poi sarà, quindi, possibile convertire a gas i motori (fuoribordo compresi) che equipaggiano le imbarcazioni da diporto.
Per capire meglio la materia, abbiamo chiesto a un esperto di spiegarci nel dettaglio chi può farlo, come si fa e se ne vale la pena.
Resta, invece, un problema il rifornimento in banchina: l’unica stazione esistente era a Venezia ma è stata chiusa per mancanza di imbarcazioni che andassero a fare rifornimento!
Se volete approfondire l’argomento, potete scaricare l’ultimo numero della Rivista oppure richiedere anche solo il PDF di questo articolo pubblicato sul fascicolo n. 414 – gennaio/febbraio 2023 cliccando qui.