Il Moscone Piaggio, anche se non è certo il più diffuso tra i fuoribordo commercializzati in Italia dal dopoguerra in poi, è però forse il più noto e amato. E’ anche il più ricercato e costoso da reperire sul mercato dell’usato, ma questo non per meriti propri, quanto per il nome che porta.
Non è un mistero, infatti, che il Moscone sia particolarmente ricercato dai collezionisti di Vespa, anche se in comune con quest’ultima – è bene dirlo subito – non ha in comune nulla, se non la filosofia progettuale improntata sulla semplicità, sull’economia d’uso e la ridotta manutenzione.
Il Moscone è stato costruito da Piaggio in tre distinte versioni, tra il 1953 e il 1964. La prima e la seconda serie (introdotta nel 1957) esteticamente appaiono quasi uguali, anche se in realtà le differenze a livello tecnico sono rilevanti, assai più che tra la seconda e la terza serie (introdotta nel 1960) che al contrario si discosta radicalmente dai predecessori, oltre che per la linea, anche per la disposizione dei comandi e per altre scelte di base.
Nell’articolo pubblicato sul fascicolo n. 369 – Giugno 2018 della Rivista Il Gommone (per richiedere il PDF di questo articolo clicca qui) abbiamo preso in esame un esemplare appartenente alla prima serie, commercializzato tra il 1953 e il 1957, che meglio si presta ad evidenziare la filosofia progettuale e la razionalità di alcune scelte originali operate dai progettisti Piaggio.