Un ingegnoso sistema propulsivo, per il quale non sono necessari né carburante né elettricità. La trazione, infatti, è manuale…nel senso che si gira una manovella e un rudimentale «asse» trasmette il moto a un’elica a tre pale che, ruotando nell’acqua, imprime il movimento al natante.
Si chiama FreeWheeling ed è stato inventato e costruito dall’azienda australiana Ron Marks (New SouthWales) attiva da 45 anni nel comparto degli accessori per sciatori acquatici, surfisti, wake boarders e così via.
Il «fuoribordo a mano» è a «emissioni zero», visto che l’unica forza richiesta è quella muscolare. Si presta per muovere piccoli tender sprovvisti di scalmi o barchette da pesca alla traina.
Nel nostro caso pensiamo possa rivelarsi utile a chi dispone di un pram che utilizza per spostarsi dal gommone ormeggiato in rada alla terraferma oppure se il battello è lontano dalla riva perché in sesta o settima andana in porto!
Dunque niente più pagaiate forsennate! Smontabile, pesa poco e ingombra meno; è facilmente manovrabile da chiunque: il rapporto al piede è di 3:1, cioè un giro di manovella corrisponde a tre giri dell’elica.
I più abili potrebbero addirittura utilizzarlo come timone, ma il costruttore consiglia comunque di usare un remo per guidare il natante.
Semplicissimo il montaggio sull’unità: bisogna avere a disposizione uno specchio di poppa rigido a cui attaccare il FreeWheeling e poi non si deve far altro che stringere una leva.
Potete ordinarlo – costa circa 140 euro – da vari shop on-line dei quali il più vicino a noi è Gibellato Forniture Nautiche di Campodarsego (PD).