In occasione dell’evento «Boat Bulders Days», la Casa giapponese ha presentato ufficialmente il nuovo fuoribordo «V8» da 300 hp, lanciato lo scorso gennaio al «Boot» di Düsseldorf. All’evento, tenutosi a Ostia (Roma) la scorsa settimana, hanno partecipato concessionari italiani ed europei, oltre a diversi Cantieri (nel comparto dei gommoni erano presenti Bwa, ZarFormenti, Grand, Fanale, Ranieri International, Altamarea, MV Marine e Joker Boat). Il motore è già disponibile presso la rete Honda Marine.
Di quest’unità conosciamo già tutto, non fosse altro per il fatto che è derivato dal BF 350. Rispetto a quest’ultimo differisce sostanzialmente nella taratura della centralina che ha permesso di ricavare una curva di coppia più «piatta» e in un range di funzionamento più ampio (da 3.000 a 5.000 giri/min), quello – in pratica – più utilizzato dal diportisti. Proprio la coppia massima, che è la vera «forza» di un propulsore, è uno degli elementi di spicco del «V8» da 4.952 cc. Sono 438 i Nm a disposizione, un dato ragguardevole che assicura spinta e prontezza nella risposta.
Aggiungiamo che Honda è l’unico costruttore di fuoribordo a dichiarare la coppia massima, un parametro fondamentale del propulsore, la «prestazione» che più di ogni altra «certifica» le capacità di un motore.
Come mai è stata scelta l’Italia per questo evento che ha coinvolto centinaia di addetti ai lavori per cinque giorni? Semplice: per Honda Marine il nostro è il più importante mercato d’Europa con 4.484 unità vendute, seguita a molta distanza da Francia (1.693), Germania (1.318) e la sorprendente Croazia (1.158). Un successo, quello dei nuovi «V8», confermato dai numeri: 242 unità di BF 350 V-Tec vendute in Italia nella stagione 2025 e all’appello manca ancora il 300 cavalli, le cui vendite sono iniziate solo in queste settimane.
A margine della presentazione Francesco Pichelli, responsabile vendite Honda Marine per l’Europa, ha «snocciolato» un po’ di numeri sull’andamento del mercato europeo e italiano dei fuoribordo, un comparto che – in un anno difficile come questo – si sta salvando grazie soprattutto alle rimotorizzazioni.
L’aumento dei prezzi delle imbarcazioni (barche e gommoni) registrato dopo il Covid (si stima un apprezzamento del 30-40%!) ha indotto molti diportisti a soprassedere all’acquisto di un pacchetto completo (imbarcazione + motore), concentrandosi sul propulsore, considerato un elemento di sicurezza imprescindibile.
E così il mercato italiano (i dati sono quelli ufficiali di IMEC) ci raccontano che le vendite nella stagione scorsa sono state pari a 19.124 unità, in linea con l’omologa 2023/2024 e più basse di quelle precedenti (2023, 2022 e 2021). A crescere ininterrottamente dal 2020 in avanti sono le vendite di maxi-fuoribordo, vale a dire quelli con una potenza superiore a 250 cavalli.
Qualche numero ci fornisce un quadro più esaustivo della situazione. Nel 2018 in Italia sono stati consegnati 3.524 fuoribordo da 250 cavalli in su. Nel 2024 si è arrivati a 5.961 e le previsioni per l’attuale stagione nautica sono in linea con l’anno precedente e, forse, addirittura qualche «pezzo» in più. In termini assoluti il segmento dei 40 hp in Italia resta il più gettonato: 6.345 esemplari venduti nella stagione 2024 e 6.038 (-4,85%) quelli previsti per quest’anno.
Ma quali sono le quote di mercato dei principali competitors (i dati si riferiscono al mercato Italia nel periodo compreso tra agosto 2023 e luglio 2024)? In testa c’è sempre Mercury con una quota di mercato del 30,5%, seguita da Honda con il 23,1%, Suzuki (20,5%) e Yamaha (17,9%). Se confrontiamo i numeri del 2019 (cioè la stagione pre-Covid) con quelli del 2024 il marchio che è cresciuto di più è stato Honda (+8,3%), seguito da Mercury (+0,2%) e Tohatsu (+0,6%), mentre hanno registrato un calo Yamaha (-3,8%), Evinrude (che ha definitivamente chiuso nel 2020), Suzuki (-1,6%) e Selva (-0,7%).
E il prossimo anno le cose per Honda Marine potrebbero andare ancora meglio, con l’arrivo dei rinnovati «V6» da 200, 225 e 250 hp e i 4 cilindri da 115, 135 e 150 cavalli (tutti aggiornati nella meccanica e nello stile) lanciati lo scorso febbraio al boat show di Miami.
Non arriverà invece in Europa, salvo sorprese, il «V6» M300 Performance McLaren, la versione elaborata da McLaren Engineering e Linamar Corporation che tanto scalpore aveva destato al momento dell’annuncio.
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