A un anno dall’avvio dei lavori e a oltre 150 anni dalla sua apertura alla navigazione fluviale, la Conca di Intestadura, opera infrastrutturale di primario valore storico- culturale e idraulico, che collega il fiume Piave con la Piave Vecchia nel comune di Musile di Piave, è stata restituita oggi alla comunità e torna in attività dopo un intervento di recupero funzionale e ammodernamento dal valore di 2,4 milioni di euro.
L’inaugurazione è avvenuta oggi nel corso di una cerimonia alla presenza di Elisa De Berti, Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Alessandra Grosso, Direttore Generale di Infrastrutture Venete, Silvia Susanna, Sindaco di Musile di Piave, e Alberto Teso, Sindaco di San Donà di Piave.
La conca costruita nel 1873, lunga circa 68 metri, con un’entrata in bacino larga circa 7 metri, aveva subito notevoli danni durante la Prima Guerra Mondiale ed era stata sottoposta a numerosi interventi manutentivi.
Grazie all’azione di ammodernamento apportato, la conca di navigazione può essere ora manovrata interamente da remoto dal Centro Operativo di Cavanella d’Adige, gestito da Infrastrutture Venete, il tutto senza compromettere il valore delle opere civili e storiche esistenti.
Prima dell’inagurazione è stato, inoltre, battezzato il nuovo pontile di Caposile insieme allo scivolo di varo e alaggio.