A partire da ottobre Suzuki introduce (a richiesta) il «joystick» per alcuni suoi fuoribordo. L’Optimus 360 utilizzato dalla Casa giapponese è realizzato dalla SeaStar Solutions, un’azienda specializzata nella realizzazione di timonerie, e si tratta di un apparato nato dopo un’importante fase di ricerca e sviluppo, basato su una timoneria elettronica di ultima generazione denominata EPS (Electronic Power Steering). Concettualmente tutto ruota attorno alla possibilità di governare i fuoribordo in maniera autonoma sia nell’erogazione della potenza, sia nell’innesto della marcia e soprattutto nella gestione dell’angolo di barra. Tale libertà di azione è stata ottenuta svincolando i motori dall’essere accoppiati su un’unica timoneria idraulica, convertendola in due distinti impianti collegati al joystick attraverso un sistema di comunicazione Can-Bus, che aziona altrettanti attuatori elettroidraulici. La gestione dei motori è affidata a un processore in grado di calcolare in tempo reale quanta spinta far erogare da ciascun propulsore e in quale direzione, in modo da combinarne e calibrarne l’azione, per ottenere l’evoluzione voluta, impartita dal pilota con il joystick. Tutto ciò è stato reso possibile dall’elettronica e dalla tecnologia drive by wire per gli organi meccanici installati a bordo. Nella fattispecie il sistema di governo con un joystick a tre assi, anziché essere collegato e muovere il timone o le manette in modo meccanico, grazie a sistemi di connessione con standard Can-Bus, invia i comandi sotto forma di impulsi a un processore dedicato presente nel joystick stesso, che, dopo averli elaborati, li trasmette direttamente alla centralina dei motori. L’Optimus 360 non è però solo un ausilio alle manovre, ma grazie alla timoneria elettronica EPS, consente il governo dell’imbarcazione in velocità, offrendo, inoltre, la massima integrazione con i piloti automatici oggi disponibili sul mercato, che possono essere facilmente interfacciati.
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