La Giunta della Regione Lombardia ha approvato il Regolamento regionale «Disciplina della gestione del demanio lacuale e idroviario e dei relativi canoni di concessione» (delibera n. X/4200 del 23 ottobre 2015) con l’obiettivo di valorizzare lo sviluppo delle acque interne lombarde per contribuire alla crescita economica delle comunità territorialmente interessate.
Il Regolamento n. 9 del 27 ottobre 2015 unisce in un unico testo le diverse disposizioni regionali già vigenti, aggiorna la normativa adeguandola alle disposizioni comunitarie in tema di trasparenza a concorrenza (ai sensi degli articoli 50 e 52, l.r. 6/2012) e contiene le disposizioni applicabili per tutte le acque interne in Lombardia inerenti il demanio lacuale e il demanio idroviario.
La gestione del demanio lacuale, la funzione di rilascio delle concessioni demaniali e la riscossione dei relativi canoni continuano ad essere conferite ai Comuni e vengono esercitate dalle Autorità di bacino lacuale, mentre la gestione del demanio idroviario e dei porti di Cremona e Mantova è conferita ad AIPo – Agenzia Interregionale Fiume Po – e alle Province di Cremona e Mantova.
Il Regolamento prevede, inoltre, la massima pubblicità alle domande di concessione demaniale tramite pubblicazione sui siti istituzionali delle Autorità demaniali e portuali di riferimento e sul portale di Regione Lombardia tramite un collegamento alle sezioni dedicate delle Autorità.
Tra le novità più significative del nuovo Regolamento, c’è la sterilizzazione dell’aumento dei canoni inizialmente proposto dalla Giunta. E’ stato, inoltre, corretto il meccanismo di indicizzazione ISTAT che faceva si che i canoni lacuali si rivalutassero più di quelli marittimi. La durata massima delle concessioni, inoltre, è stata elevata fino a 40 anni, quella minima della portualità turistica è stata innalzata a 6 anni.
La parte più innovativa del nuovo Regolamento riguarda, tuttavia, l’introduzione dell’indennizzo riconosciuto al concessionario uscente da quello entrante, relativamente «al valore complessivo dei beni aziendali, degli investimenti e dell’avviamento».
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