C’è chi con la mente è già proteso nel futuro e c’è chi, invece, sente la nostalgia per gli anni passati, quelli belli, quando si navigava con gommoni piccoli, con un 40 hp a poppa.
Ed è proprio questa la situazione che ha spinto Mario Polidoro, ingegnere romano, gommonauta doc, a recuperare un gommone ritrovato abbandonato in un cantiere, assieme al suo motore. Il restauro è stato lungo, impegnativo (e costoso), ma alla fine l’Asso 50 (5 m f.t.) motorizzato Mercury 75 hp 2T sono ritornati come nuovi.
Perché Polidoro ha fatto tutto ciò? Perché è un appassionato delle sfide «impossibili» e, dunque, non si è fermato al restauro di gommone e motore: ne ha lanciata un’altra con se stesso e il mare. Il suo sogno è mettersi alla prova e mettere alla frusta un battello che ha una quarantina d’anni sul groppone (e pure il fuoribordo!), navigando come si faceva una volta: in solitaria, senza alcuna strumentazione elettronica (tranne bussola e Vhf) e senza scalo o rifornimento.
Venerdì 4 luglio il «Vintage raid» mollerà gli ormeggi dal porto di Nettuno (RM) alla volta di Diamante (CS), 220 miglia no stop, tenendosi ad almeno tre/quarti di miglio dalla costa per non «allungare» troppo il tragitto. La durata del raid è stimata in circa 11 ore.
Mario Polidoro ha imbarcato viveri, acqua, medicinali e altro che potrebbe servire durante la «galoppata» nel Tirreno.
Tutti gli impianti sono stati riprogettati dallo stesso ingegnere: particolare attenzione è stata data al carburante e alla sua distribuzione: sul gommone sono imbarcati 4 serbatoi per un totale di circa 400 litri (scaturiti dai calcoli del consumo, dei margini da calcolare e delle condimeteo). Sistema di distribuzione del carburante tramite valvole, tubazioni e rubinetti di comando, da manovrare durante la navigazione per svuotare con sequenza prefissata i vari serbatoi per compensare la variazione di carico.
Tutto quello che è stato fatto, modificato, installato è stato calcolato in funzione delle sollecitazioni è dell’affidabilità.
Lo scopo ultimo del progetto è quello di mettere in evidenza le capacità umane, l’impegno e la volontà; un altro obiettivo è quello di dimostrare che la passione e l’amore per il mare e l’avventura sono valori inestimabili.