Dopo il successo del suo raid in gommone dello scorso anno, da Cagliari a Londra, Roberto Pappalardo ci riprova e alza il bersaglio. Giovedì 14 luglio, infatti, è iniziata la sua avventura là dove l’aveva lasciata: da Calais, sul Canale della Manica. Stavolta la sua navigazione lo porterà a fare un giro quasi completo della Gran Bretagna, toccando anche l’Irlanda, con meta il faro di Muckle Flugga, conosciuto anche come «il faro impossibile», che si trova su un inospitale isolotto a Nord delle Isole Shetland e, come latitudine, anche più a Nord di Bergen, in Norvegia.
Il filo conduttore è quello di proseguire l’itinerario, iniziando da dove l’anno prima si è concluso, con il proposito di raggiungere mete sempre più lontane e con una buona dose di avventura, dimostrando anche un natante «senza patente» può toccare mete «difficili», percorrendo rotte che chiunque potrebbe replicare.
A bordo di un battello pneumatico realizzato da AT Marine (Lotzorai, Nuoro), un 5,90 Open motorizzato con fuoribordo Yamaha 40 hp (F40G Supreme) appositamente allestito, Pappalardo ha lasciato alle 13 di giovedì 14 luglio l’ormeggio di Calais (Francia) in direzione di Rye, in UK. La sua rotta prevede l’attraversamento della Manica, la navigazione lungo la costa Sud dell’Inghilterra, la Cornovaglia, la risalita dell’Atlantico sulla costa Occidentale UK lungo il Galles, di nuovo l’Inghilterra, l’Irlanda e la Scozia dove, dalla navigazione costiera si passa a quella interna, percorrendo il Canale di Caledonia che divide in due la Scozia e mette in comunicazione l’Oceano Atlantico con il Mare del Nord. Ultima tappa nel canale un pernottamento in gommone sul «misterioso» Lago di Loch Ness.
Raggiunto il Mare del Nord attraverso le chiuse di Inverness, si prosegue risalendo la costa Orientale della Scozia per raggiungere le Isole Orcadi, le Shetland e arrivare – dopo aver navigato per più di 30 giorni e 1.800 miglia – al «faro impossibile» e subito dopo all’isolotto di Out Stack, il punto più a Nord del Regno Unito.
La rotta verso la meta finale prevede il ritorno alla località di partenza, Calais. La navigazione sarà interamente percorsa nel Mare del Nord, circa 800 miglia esplorando la costa orientale dell’UK in circa 11 giorni visitando il territorio in località quali Saint Andrews ed Edimburgo. 42 giorni di navigazione e 45 di viaggio, da aggiungere i giorni di stop tecnici e quelli di brutto tempo con l’impraticabilità del mare ipotizzabili in 10 giorni che porterebbero a due mesi l’intero periodo del viaggio e a oltre 2.600 il numero delle miglia percorse.
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