Il diametro dei tubolari è in genere funzionale alle dimensioni del battello. Se il gommone ha un tubolare di sezione troppo piccola diventa una barca, mentre se è troppo grande diviene un pallone. Il range dimensionale oscilla, di solito, da un minimo di 40 cm di diametro a poppa ai 70 e oltre dei natantoni da oltre i dieci metri.
Il diametro, e quindi la sezione, influisce su quello che è il volume d’aria e, quindi, sulla riserva di galleggiamento.
I battelli pneumatici più piccoli, quindi soggetti a maggior carico, presentano tubolari di dimensioni generose e proporzionalmente più grandi, mentre quelli utilizzati sui maxi-rib appaiono più sfinati e meno voluminosi.
Ovviamente ogni cantiere fa le sue scelte, spesso legate non solo a necessità tecniche ma anche commerciali o di convenienza.
I tubolari «parabordo», cioè di piccola sezione, hanno poco senso montati in basso, poiché il loro scopo non è quello di influire sull’assetto ma solo di fornire una riserva di galleggiamento in situazione di pericolo, oppure sono utili per abbordi sui mezzi da lavoro (spesso sono anche schiumati e antitaglio); in alcuni casi, infine, servono solo a «fare scena» e consentono al costruttore di «spacciarlo» per un gommone anche se poi, nella realtà, questo non lo è.
I tubolari di generose dimensioni, anche su gommoni non proprio piccoli, sono solitamente ad appannaggio dei battelli da trasporto, chiamati a sopportare carichi importanti, mentre su un semirigido da diporto, che viaggia spesso in assetto leggero, riparano meglio dagli spruzzi e forniscono anche un rassicurante senso di protezione ai passeggeri, ma hanno due difetti: offrono una notevole di presa al vento, il che significa uno scarroccio elevato con vento forte e un assetto scomposto sul mosso o con vento forte in prua, che nei casi limite può portare al rovesciamento del mezzo.
Il secondo difetto è che i tubolari molto grandi diminuiscono parecchio lo spazio interno. Per ovviare a questo limite, ma anche per conferire una linea più slanciata e sportiva al battello, si usa rastremare le sezioni verso prua anche del 20%.
Per farlo, però, è necessaria una notevole abilità da parte del costruttore e incide sul costo finale del manufatto.
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