Quando gli anni sono tanti, è sempre difficile trovare una data certa. Come per la fondazione di Roma (21 aprile 753 a.C.) anche per quella di Venezia si è scelta una data simbolica per celebrarne la ricorrenza: il 25 marzo del 421. Oggi, quindi, sarebbero 1.600 anni dalla nascita della città lagunare. La data coinciderebbe, infatti, con la consacrazione della chiesa di San Giacometo, sul Canal Grande, ma alcuni studi fanno risalire l’edificio a un’epoca meno antica. Ad ogni modo, la Regione ha stabilito che oggi è il giorno ufficiale e il programma di manifestazioni stilato per celebrare l’anniversario sarà «spalmato» fino al 2022 visto che, a causa della pandemia da Covid-19, molte iniziative sono state necessariamente rimandate.
Terra di frontiera da sempre, Venezia agli albori subì la calata dei barbari con le conseguenti razzie. Inizialmente non era la più importante degli insediamenti lagunari, come lo è oggi, superata dalle isole, per abitanti e attività. Ducato bizantino dipendente dall’esarcato di Ravenna, fu poi Ducato di Venezia guidato da un doge (l’ultimo dei quali fu Ludovico Manin) e fin dal VII secolo la città stabilì prosperi commerci in tutto l’Adriatico e con il vicino Oriente, diventando «la Serenissima». Combattè anche guerre che decretarono l’annessione alla città di vasti territori dell’Adriatico, che ora corrispondono alle zone di Croazia, Montenegro e Slovenia.
Venezia fu Repubblica Marinara e, come tale, combattè anche contro la rivale Genova per la supremazia in Mediterraneo, si scontrò a lungo con gli Ottomani per i possedimenti in Egeo e alla fine arrivò Napoleone che decretò la fine della Repubblica, cedendo la città e i suoi territori all’Arciducato d’Austria. Finalmente, nel 1866 Venezia divenne parte del Regno d’Italia e il resto è storia recente.
Culla di artisti e letterati, patria di una importante Università, custode di infinite bellezze architettoniche (è Patrimonio Mondiale dell’Unesco assieme alla sua Laguna, dal 1987) e di un’esclusiva unicità naturalistica, Venezia è fra le più care anche ai gommonauti che nella sua Laguna si perdono volentieri navigando le antiche vie d’acqua e, quando c’è il permesso, anche nei canali cittadini, contendendo il passo alle gigantesche navi da crociera.
Auguriamo a Venezia buon compleanno, con l’augurio che presto tutto torni come nell’epoca ante-Covid e i turisti accorrano nuovamente per ammirarla e invidiarcela sempre più.
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