Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 15 settembre scorso, in esame preliminare, il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/94/UE, del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi.
La finalità della direttiva è di ridurre la dipendenza dal petrolio e attenuare l’impatto ambientale nel settore dei trasporti. La stessa direttiva stabilisce requisiti minimi per l’infrastrutturazione per i combustibili alternativi, da attuare grazie ai quadri strategici nazionali predisposti dagli Stati membri.
Il Consorzio Ecogas ha espresso soddisfazione per il provvedimento, che sancisce una volta di più la necessità di un adeguato accesso a tutti i carburanti alternativi.
Molto significativa la misura volta alla diffusione dei veicoli alimentati a combustibili alternativi relativa alla circolazione nelle aree urbane: vi si prevede che gli Enti territoriali, con propri provvedimenti, consentano nelle aree a traffico limitato la circolazione dei veicoli alimentati a combustibili alternativi: elettricità, idrogeno, gas naturale liquefatto-GNL, gas naturale compresso-GNC e gas di petrolio liquefatto-GPL, oppure una loro combinazione, escludendoli dai blocchi anche temporanei della circolazione.
Il decreto contiene anche un esplicito riferimento alla diffusione della nautica a GPL.
Il provvedimento è stato predisposto in attuazione della legge 9 luglio 2015 n. 114 recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione degli altri atti dell’Unione Europea – legge di delegazione 2014 – ed è relativo alla direttiva 2014/94/UE, che prevede che gli Stati membri adottino un quadro strategico nazionale per lo sviluppo del mercato dei combustibili alternativi nel settore dei trasporti e per la realizzazione della relativa infrastruttura.