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Scegliere la cuscineria giusta (e proteggere la pelle da brutte malattie!)

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Di solito ad attrarci verso un gommone è il classico «colpo di fulmine». Poi ci si ragiona, si prende atto delle caratteristiche, si fanno quattro conti, ma la prima, grande emozione può essere determinante. E questo lo sanno i costruttori, che si impegnano a proporre al pubblico battelli sempre più accattivanti.

In tutto ciò la cuscineria gioca un ruolo determinante a livello emozionale. Ma – anche in questo caso – è opportuno conoscere che cosa si sta comprando, non limitarsi all’impatto visivo, in modo da poter contare su prodotti di qualità, duraturi e di facile gestione.

Un cuscino ben realizzato, con prodotti adatti all’impiego nautico, può durare senza deteriorarsi anche oltre cinque anni. Oggi a chi acquista un gommone il cantiere, spesso, offre la possibilità di scegliere fra i tanti optional anche le goffrature e i colori della tappezzeria. Come destreggiarsi nella scelta? Partiamo dal capire come dev’essere confezionata una buona cuscineria.

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COSA C’E’ DENTRO…
L’imbottitura deve essere a cellula chiusa e con una buona resilienza (capacità di ritornare alla forma originale dopo una pressione). A differenza del poliuretano a cellula aperta, il predetto materiale non assorbe acqua, non imputridisce, non si deteriora per l’azione dei raggi ultravioletti. Per le sue caratteristiche, inoltre, non necessita di spessori eccessivi per supportare il peso delle persone, cosa che consente di evitare cuscinerie voluminose, pur mantenendo un ottimo comfort.

Per controllare la qualità dell’imbottitura del cuscino prendisole sfoderatelo e provate a fare pressione con un dito sul materiale. Se rimane l’impronta e non ritorna alla forma originale significa che la densità (kg/mc) non è sufficiente e il materiale è di scarsa qualità: nel tempo si deformerà e si restringerà. Con il restringimento le dimensioni cambiano e la fodera esterna non rimane tesa, formando fastidiose e antiestetiche increspature.

…E CHE COSA DIETRO
Il fondo dei cuscini deve essere traspirante per permettere il drenaggio e l’aerazione interna, prevenendo così il formarsi di muffe e cattivi odori. L’acqua passa sempre attraverso le cuciture e, col tempo, è causa di muffe, funghi e cattivi odori. Si può evitare questo problema con alcuni accorgimenti:
a) accertarsi che il rivestimento sia effettivamente di un prodotto fatto apposta per impieghi nautici;
b) che il fondo del cuscino sia confezionato con reti o materiali microperforati;
c) una o due volte all’anno, comunque sempre prima del rimessaggio, sfoderare il cuscino, lavare bene con acqua e un po’ di candeggina il supporto della finta pelle e fare asciugare molto bene. L’utilizzo delle reti e dei microperforati permette la traspirazione e impedisce il formarsi delle muffe.

PELLE PER FINTA
Le caratteristiche delle federe di finta pelle sono importanti non soltanto per il loro aspetto, ma anche perché sono costantemente esposte alle intemperie, al sole, all’acqua di mare, alle creme solari e sottoposte anche a cattiva o errata manutenzione, per questo devono essere prodotte appositamente con materiali in grado di resistere a tutti questi fattori.

In Italia ci sono pochi produttori di ecopelli specializzati nei prodotti per la nautica, garantiti al 100 per cento per utilizzi estremi come quelli di un’imbarcazione. E’ bene porre l’attenzione su un punto solitamente trascurato nella scelta delle tappezzerie, cioè all’aspetto della pericolosità per la salute di alcune componenti della formulazione della finta pelle.

In Europa chi produce finte pelli deve rispettare alcune norme che nelle componenti della spalmatura in Pvc prevedono l’assenza totale di piombo – cadmio – ftalati perché considerati cancerogeni. In Europa alcuni cantieri nautici non hanno ancora considerato nelle loro opzioni tale importante aspetto, privilegiando solo e incomprensibilmente la scelta in base a criteri estetici: per questo motivo utilizzano ancora finte pelli distribuite da vari importatori.

Nel 90 per cento dei casi i materiali provengono dal Sudamerica, da Paesi come Ecuador, Colombia, Messico, dove ancora si utilizzano componenti cancerogeni vietati in Europa. Per evitare di incappare in prodotti potenzialmente pericolosi, l’acquirente dovrebbe sempre esigere la certificazione REACH, la quale garantisce che il prodotto non è pericoloso per la salute e la sua realizzazione non è dannosa per l’ambiente.

Soprattutto in gommone, dove si sta a lungo in costume, la pelle umana è in contatto diretto con i rivestimenti dei cuscini, per questo è importante che i materiali utilizzati per le federe non presentino alcun rischio di rilascio di agenti cancerogeni, cosa garantita solo da produzioni che posso esibire la certificazione REACH.

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