Diversi lettori ci hanno segnalato uno strano fenomeno che, solamente in circostanze ben definite, provoca la formazione di funghi e muffe sui tubolari, spesso sotto forme di macchie.
Il fatto, già noto da tempo ai tecnici dei cantieri e ai produttori di tessuto gommato, riguarda i gommoni equipaggiati con tubolari in hypalon-neoprene di colore bianco o similare (di solito le tinte più chiare).
A dispetto di quanto si sarebbe portati a pensare, questo fenomeno non sarebbe determinato dal prolungato contatto con l’acqua di mare, bensì da fattori esterni.
La vicenda, che fino ad oggi ha riguardato un numero limitato di battelli pneumatici, non è da imputarsi a un «difetto» del prodotto e non inficia in alcun modo la tenuta delle camere d’aria quando sono in pressione.
Questi strani funghi, che forse però sarebbe meglio chiamare muffe, compaiono solo in determinate condizioni. Una di queste è rappresentata dall’utilizzo di un telo di copertura non traspirante, che provoca quindi condensa e ristagno d’acqua interno.
Il caldo poi fa il resto e alle nostre latitudini – avete presente le temperature che si raggiungono su un piazzale in cemento o asfalto durante la stagione estiva? – non è un’eventualità poi così remota. E ricordiamo che la condizione ideale per la formazione di funghi e muffe in genere è proprio la presenza contemporanea di caldo e umido.
Non a caso situazioni del genere non sono state fino ad oggi riscontrate su battelli pneumatici venduti nel Nord Europa, quindi a latitudini assai più fredde della nostra. Ma l’ipotesi, forse, più curiosa fino ad oggi formulata dai tecnici è quella legata all’impiego di cosmetici e di creme solari da parte dei passeggeri.
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