Troppo spesso si assiste a operazioni di varo e alaggio ignorando le più semplici regole per garantire l’incolumità del nostro amato gommone.
Chi s’illude che la gru sia solo una maledetta faccenda di tariffe, di appuntamenti e di orari, forse trascura un altro, importante e spesso determinante dettaglio: che la gru può far male, molto male all’amato gommone.
Se l’amato bene non è, infatti, attrezzato con apposite sospendite, e con i relativi punti di attacco (golfari), il gruista quasi sempre ricorre alle famigerate fasce universali: che nel migliore dei casi fanno capo a un bilancino che le tiene abbastanza allargate, ma spesso vanno direttamente al gancio di sollevamento.
Il risultato, specie con gommoni più pesanti, è che i tubolari, anche con il bilancino, verranno «strizzati» e messi sotto sforzo.
E qualche volta ne soffrirà anche il delicato settore di carena in vetroresina – le famose «selle» – dove sono incollati i tubolari stessi. Si può evitare di incorrere in questi rischi? Si può, ed è anche relativamente semplice.
Una volta acquistato il gommone con i relativi golfari (molti Cantieri li forniscono di serie, altri come optional: vi consigliamo vivamente di non rinunciarvi!), basta dotarsi di un kit sospendite (meglio se fornito dal costruttore del battello che li realizza di adeguata lunghezza) e il problema è risolto.
Di fronte a un gommone attrezzato con le suddette, nessun gruista potrà insistere a favore delle proprie fasce, bilancino o no. Con buona pace dei tubolari che, in questo modo, non verranno più «strizzati» malamente.
Gli attacchi (golfari)
Le sospendite sono, in parole povere, tre o quattro cime di lunghezza adatta che agganciandosi ad appositi golfari in acciaio fissati sulla vetroresina del gommone a prua e a poppa, finiscono nella parte che va al gancio della gru di un anello o impiombatura entro cui infilare il gancio.
Elemento determinante del sistema sono i punti di forza sul gommone, cioè i quattro golfari sui quali agganciare le relative sospendite, che ovviamente devono essere adeguate (per saperne di più clicca qui).
I costruttori più previdenti oggi forniscono i gommoni quasi sempre con i golfari già montati (quando invece sono optional il prezzo può variare dai 300 ai 600 euro circa): due sullo specchio di poppa, ben distanziati dal motore e una o due a prua, in genere sulla controstampata che delimita la paratia verticale del gavone poppiero.
In qualche battello il punto di forza di prua è unico e può anche essere dentro il gavone dell’ancora, sulla stessa contropiastra che serve al golfare di rimorchio che sporge dal tagliamare.
In questo caso per mettere in posizione la sospendita di prua occorrerà aprire e tenere aperto il portello del gavone dell’ancora e qualche volta liberare il gavone stesso da ancora, cime e catene per poter accedere al punto di forza.
Ricordatevi che l’installazione dei golfari di alaggio è una prerogativa esclusiva del Cantiere che non può essere effettuata in un secondo tempo se non da personale del cantiere che ha costruito il gommone e che sa esattamente dove montarli. Diffidate sempre, quindi, da chi vi propone un montaggio aftermarket.
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