Sul numero di settembre della Rivista Il Gommone (ora in edicola o in edizione digitale) trovate, tra i tantissimi servizi, anche il diario di bordo completo della straordinaria avventura gommonautica del palermitano Sergio Davì, che insieme ad Alessio Bellavista, è riuscito nella memorabile impresa di attraversare l’Oceano Atlantico – da Palermo a Recife, in Brasile (4.265 miglia di navigazione) – a bordo di un Master Magnum 996 motorizzato con una coppia di Suzuki DF200AP.
Mai nessuno prima d’ora era riuscito nell’impresa – sulla carta proibitiva – di attraversare l’Oceano Atlantico navigando così a Sud su un battello pneumatico spinto da due fuoribordo (per la cronaca: la rotta a Nord-Ovest è stata, invece, percorsa da altri gommonauti, uno su tutti Alan Priddy, che nel 2001 attraversò l’Atlantico da New York a Capo Lizard, in Cornovaglia).
Come molti lettori ricorderanno, Davì e Bellavista erano partiti da Palermo il 29 aprile scorso incontrando sin dalle prime miglia mare grosso e vento forte, condizioni che hanno spesso accompagnato i gommonauti durante tutto il raid.
Il Master 996 Magnum «Nemo» (è il nome scelto per il gommone) si è poi diretto prima in Sardegna (Calasetta) e in seguito a Maiorca (Spagna).
Da lì ha proseguito con rotta su Cartagena (Spagna) e Gibilterra. Dopo aver attraversato le mitiche Colonne d’Ercole, il Master 996 ha sempre navigato in Atlantico. I due raider si sono fermati nei porti di Casablanca e Agadir (in Marocco) prima di approdare alle Isole Canarie (Lanzarote e Gran Canaria).
Qui gli avventurosi gommonauti si sono dedicati alla preparazione del battello in vista delle ben più difficili traversate che da lì a poco li avrebbero impegnati.
La traversata oceanica, missione da molti considerata «impossibile», è dunque cominciata proprio da qui, con una super-tappa dall’approdo turistico di Pasito Blanco, a Gran Canaria, a Porto Praia, sull’isola di Santiago di Capo Verde (893 miglia e 66,4 ore di navigazione ininterrotta), per poi proseguire nell’avventura ancora più sbalorditiva di navigare fino all’arcipelago di Fernando de Noronha, a 350 km dalle coste brasiliane (1.259 miglia e 132 ore di navigazione «no-stop»).
Dalle bellissime isole, il Master 996 ha poi fatto rotta verso Natal, Itamaracá (un’isola a circa 120 miglia da Natal) e, infine, Recife, capitale dello Stato del Pernambuco, meta finale dell’«OceanRibExperience».
A decretare il successo del raid sono stati senz’altro la bravura del comandante e del suo «secondo», oltre a fattori tecnici oggettivamente inoppugnabili, come l’affidabilità dimostrata dal gommone, dai motori e dagli apparati elettronici per la navigazione.
Un altro elemento tecnico che ha contribuito alla riuscita dell’impresa è stata l’autonomia. Alla vigilia della partenza questo è stato il tema che più ha appassionato i gommonauti: quanta benzina dovrà imbarcare il Master 996 per coprire le due traversate più lunghe? Basterà per navigare in mezzo all’Atlantico senza scali alternativi? Dove sarà sistemato tutto quel carburante (fino a 3.450 litri)? Come farà il gommone a navigare così carico?
Tutti quesiti (legittimi) a cui Sergio Davì e il suo fido copilota Alessio Bellavista sono riusciti a dare una risposta, a volte attraverso calcoli rigorosi, altre con qualche originale escamotage.
Tutto puntualmente raccontato nell’esclusivo diario pubblicato sul numero di settembre della Rivista Il Gommone, ora in edicola o in edizione digitale.
Sergio Davì e il Master 996 Magnum protagonista dell’«Ocean Rib Experience» saranno presenti al 57° Salone Nautico di Genova che aprirà i battenti giovedì 21 settembre; il battello sarà esposto all’interno dello stand Suzuki situato nel Padiglione B.
Sergio Davì sarà, inoltre, presente presso lo stand Navico (Padiglione B Superiore), partner tecnico del viaggio e sulla banchina «C», nell’area occupata dal cantiere Master.
Sul sito della Rivista Il Gommone trovate anche la photogallery (per vederla clicca qui) dell’«Ocean Rib Experience».