La Federazione delle Industrie Nautiche francese (FIN) ha annunciato che il salone nautico di Parigi, più conosciuto come «Nautic», quest’anno non si svolgerà.
L’appuntamento è, dunque, rimandato al 2024, ma al momento non è dato sapere se verrà mantenuto l’abituale calendario (a dicembre) oppure se cambierà data (si parla insistemente di ottobre e con una durata di soli sei giorni anziché nove e, forse, non più nel quartiere fieristico di Porte de Versailles a Parigi).
La decisione è stata presa a seguito di una consultazione che ha coinvolto circa 250 professionisti suddivisi in 18 workshop tenutosi on-line.
L’esito di questa consultazione è stato che il «salone è diventato troppo costoso per gli espositori, non abbastanza attraente per i visitatori, troppo gravoso dal punto di vista logistico». Insomma, un evento da ripensare dalla A alla Z.
Nel frattempo la decisione di non mettere a calendario quest’anno la manifestazione ha portato al licenziamento dei quattro dipendenti del Nautic Festival e all’abbandono (dopo 26 anni) del timoniere del «Nautic», Alain Pichavant.
L’ultima edizione del «Nautic», svoltasi lo scorso dicembre, aveva già messo in evidenza la crisi della fiera nautica: un solo padiglione aperto e neppure completamente riempito con l’abbandono di quasi tutti i principali brand del settore.
Una débâcle largamente annunciata, dato che le ultime quattro edizioni, per motivazioni diverse, avevano registrato numeri (espositori e visitatori) sempre più bassi.
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