Torna il Nauticsud, il salone internazionale della nautica di Napoli, in programma presso la Mostra d’Oltremare dal 12 al 20 febbraio. La manifestazione è organizzata dall’Associazione Filiera Italiana della Nautica (AFINA) in collaborazione con l’ente fieristico partenopeo.
«Come è noto, causa Covid, l’edizione dello scorso anno non si è svolta – afferma il presidente di AFINA, Gennaro Amato – ma la nautica ha proseguito la sua costante crescita sia in termini di produzione sia in termini di fatturato e la nostra regione, la Campania, risulta ai vertici della classifica nazionale. Proprio per questo, nonostante le numerose difficoltà organizzative, riteniamo che questo salone debba rappresentare le realtà aziendali italiane e valorizzare ulteriormente la produzione nostrana».
Il Nauticsud 2022, giunta alla sua quarantottesima edizione, si svolgerà in formato leggermente ridotto non potendo usufruire del Padiglione 1 e di una parte del Padiglione 2, spazi destinati all’hub vaccinale.
Gli spazi esterni di accoglienza dell’hub impediscono l’esposizione all’aperto dal lato di piazzale Tecchio, limitando l’accesso al pubblico dall’ingresso principale della struttura fieristica. Ma si è lavorato, in collaborazione con la Mostra d’Oltremare, per trovare soluzioni di fattibilità per l’impegno organizzativo di Afina.
Per quanto riguarda, invece, ai contenuti del Nauticsud, sui quali Gennaro Amato lavora da tempo con il suo staff, nonostante tutte le avversità, sembrano prospettare numerose novità.
«Il riposizionamento degli spazi espositivi occupati dal centro vaccinale, interni ed esterni, ci ha consentito di rinnovare il progetto del salone nautico – afferma Amato -, ridisegnando il percorso espositivo con doppio ingresso e rivalutando l’esposizione all’aperto rendendola più fruibile e ampia. Dal punto di vista dei prodotti, invece, la conferma delle aziende più importanti dei vari segmenti; yacht, barche, gozzi e gommoni, così come quella di motori, accessori e servizi della filiera, dimostra la valenza di questa fiera che negli ultimi 6 anni abbiamo riportato, con la nostra organizzazione, ad alti livelli. La progettualità per i prossimi anni diventa ora un punto focale e strategico, non solo in vista del biennio che precede il 50esimo anniversario, per consentire alla produzione italiana un vero balzo in avanti. Bisogna pensare ai nuovi mercati dell’Africa settentrionale così come a quello dei paesi dell’area balcanica, ma senza trascurare piazze come la Spagna e la Francia che guardano alla nautica da diporto, quella tra i 5 e 16 metri, con grande e nuova attenzione».