Non è ignorandole che le cose non accadono. Dunque, pur augurandoci sinceramente che non veniate mai a trovarvi in una situazione di pericolo, il consiglio che ci sentiamo di darvi è di prevenire. Se, tuttavia, le precauzioni non dovessero bastare, ripassiamo brevemente che cosa fare in caso di emergenza.
Prima di tutto, se uscite in mare da soli, abbiate cura di comunicare il vostro itinerario a qualcuno a terra (il padrone di casa, un vicino, un amico) in modo che quest’ultimo, se non vi vedesse tornare, possa lanciare l’allarme. Il «numero blu» della Guardia Costiera da contattare per le emergenze è il 1530.
E’ raggiungibile sia da rete telefonica fissa sia da cellulare e collega alla centrale operativa dei servizi SAR (Search and Rescue).
Bisogna comunicare la propria posizione (attivare il Gps e il punto nave), caratteristi che del mezzo, il tipo di problema, il numero delle persone imbarcate. Si può chiedere soccorso anche attraverso i canali 16 o 70 del Vhf, lanciando un messaggio preceduto da «Mayday» formulato tre volte, più il nome del mezzo e il tipo di avaria; si ripete a intervalli fino ad avere conferma della ricezione.
Se le avete già tentate tutte senza successo (compreso l’uso dei segnali fumogeni, eccetera), c’è sempre il tasto «Dsc» del Vhf che, lo ricordiamo, è da usare esclusivamente se siete in reale pericolo.
Che cosa fare, infine, se l’emergenza non riguarda voi? Purtroppo, in questi ultimi tempi può essere tutt’altro che raro avvistare un «barcone» o un maxi-gommone carico di migranti alla deriva nel Mediterraneo.
Secondo il Codice della Navigazione (art. 489) siete obbligati a prestare soccorso purché non mettiate in pericolo la vostra unità e il vostro equipaggio. Nel caso sopra descritto, per esempio, potrebbero essere molte le persone da aiutare: un gommone di medie dimensioni non potrebbe mai accoglierne un gran numero.
La prima cosa da fare, quindi, è lanciare l’SOS via 1530 o sul canale 16 del Vhf. A quel punto darete tutte le informazioni utili alla Guardia Costiera e saranno loro a darvi istruzioni in merito, chiedendovi di restare sul luogo oppure di allontanarvi o, in caso di uomini in mare, potrebbe anche esservi richiesto di lanciare in acqua i vostri mezzi di salvataggio (zattere, salvagente, anulare, eccetera).
L’importante è non perdere la calma e allertare subito i soccorsi.