Gli armatori di super-yacht «residenti» nelle Isole Baleari potrebbero presto vedersi appioppare una tassa. La proposta è stata avanzata da Joana Aina Campomar di Més (deputata di sinistra del Parlamento delle Isole Baleari).
La gabella (di cui al momento non si conosce l’entità) punta a colpire i beni di lusso intestati a società ma che in realtà sono riconducibili a persone fisiche, tra cui super-yacht, ville, auto e opere d’arte. Se la proposta verrà approvata, il governo spagnolo sarà incaricato di creare un’imposta ad hoc per le Baleari.
Le Isole Baleari sono una destinazione molto gettonata tra i proprietari di super-yacht e questa nuova tassa potrebbe avere effetti devastanti per l’industria nautica iberica e per il turismo, esattamente come avvenne qualche anno fa in Italia, prima con la «legge Soru» in Sardegna (2006) e poi con la tassa di stazionamento (successivamente modificata tassa in possesso) varata dallo sciagurato Governo Monti nel 2011 (fu un flop pazzesco: appena 24-25 milioni di euro incamerati, a fronte di un incasso inizialmente stimato di circa 200 milioni di euro!).
In entrambi i casi, come molti ricorderanno, l’erario incassò solo qualche spicciolo, ma in compenso registrò la fuga di barche e armatori dai nostri porti con danni pesantissimi in termini di fatturato per tutti gli operatori del settore lasciando senza lavoro migliaia di addetti.
La notizia arriva a poche settimane dall’inizio della fiera di riferimento per le Baleari, ovvero il Palma International Boat Show, in programma dal 27 al 30 aprile nel porto di Palma de Maiorca.
La tassa non dovrebbe impattare i maniera significativa sui gommoni, almeno che questi non siano maxi-rib da oltre 8 metri di lunghezza fuori tutto.
Tutte le imbarcazioni imbarcazioni che superano tale misura, utilizzate in Spagna da parte di persone fisiche o giuridiche residenti o aventi una stabile organizzazione, devono già pagare un’imposta di immatricolazione pari al 12% del valore dell’imbarcazione. Fortunatamente tale tassa non si applica a persone fisiche o giuridiche non residenti e che non abbiano una stabile organizzazione in Spagna.