Per la prima volta nella storia, l’industria nautica europea – rappresentata dall’EBI (European Boating Industry: l’Associazione fondata nel 2009 che rappresenta gli interessi delle principali nazioni europee) – lancia una tabella di marcia per rimuovere gli ostacoli al riciclo delle imbarcazioni a fine vita.
Sulla base di un processo triennale che ha coinvolto tutti gli stakeholder pubblici e privati, la roadmap fissa gli obiettivi da raggiungere entro il 2030.
L’industria nautica europea si impegna, inoltre, a eliminare gradualmente tutte le pratiche di smaltimento non sostenibili. Il progetto dell’European Boating Industry segue quello già avviato in diversi Paesi europei, tra cui la Francia.
Si stima che nelle acque dei Paesi dell’Unione Europea «galleggino» oltre 6,5 milioni di imbarcazioni, per lo più di dimensioni inferiori ai 7,5 metri. Esse hanno vita media di circa cinquant’anni, se non di più. Il numero di imbarcazioni che raggiungeranno la fine del loro ciclo di vita fino al 2030 è stimato in più di 30 mila unità all’anno nell’UE. Ciò comporterebbe, in media, oltre 23.000 tonnellate di rifiuti compositi all’anno.
La nautica da diporto e commerciale rappresenta circa il 2-3% dell’utilizzo totale di compositi in Europa. L’industria nautica europea si impegna a eliminare gradualmente lo smaltimento in discarica e il riciclo entro il 2030 attraverso metodi più sostenibili.