I gommonauti che si apprestano a riprendere il mare in questa stagione, devono fare un check scrupoloso delle dotazioni di sicurezza obbligatorie.
Innanzitutto per verificare che non siano scadute (nel qual caso vanno sostituite) o, se si tratta dei giubbotti salvagente, che siano integri. In secondo luogo perché qualcosa è cambiato rispetto all’anno scorso a livello di normativa con qualche curiosa new entry.
La prima e più gradita novità riguarda la zattera costiera: le unità pneumatiche (cioè i gommoni) in uso privato, comprese quelle a carena rigida, munite di marcatura CE (e conformi agli Standard UNI EN ISO 6185 parti 3 e 4), possono navigare senza la zattera autogonfiabile, limitandosi a navigare non oltre le 12 miglia dalla costa.
I gommoni, dunque, non sono più tenuti a imbarcare la «zattera aperta» navigando da 6 a 12 miglia perché è passato il concetto di inaffondabilità che i battelli pneumatici portano iscritto nel proprio DNA. Della zattera costiera si salva soltanto il kit di sopravvivenza in esso contenuto e, in più, occorre dotarsi di un estintore aggiuntivo rispetto a quelli previsti.
Novità per i giubbotti di salvataggio, che vanno identificati con il numero di iscrizione dell’unità, dotati di luce ad attivazione automatica (questo solo se navigate oltre 6 mg dalla costa) e obbligatoriamente indossati in caso di navigazione notturna in solitario.
L’identificazione dei giubbotti si applica alle sole unità da diporto immatricolate, tuttavia anche i natanti possono farlo facilmente: basta un pennarello indelebile e scrivere sulla stola o sull’autogonfiabile e sulle altre dotazioni di sicurezza i dati che possano eventualmente essere ricondotti all’unità da diporto e, quindi, al suo proprietario (nome del gommone, o marca e modello, nome del proprietario o anche un numero di telefono). Naturalmente a bordo bisogna tenere tanti dispositivi di salvataggio quante sono le persone imbarcate.
E passiamo ora ai segnalamenti luminosi, ovvero razzi e compagnia. I fuochi a mano possono essere sostituiti con dispositivi a led conformi alla normativa Solas Med. Da quest’anno, inoltre, sono solo tre i tipi di «pack» previsti: uno per le navi, uno per imbarcazioni e natanti che navigano oltre 3 miglia e fino a 50 mg dalla costa, e uno per chi rimane entro le 3 mg dalla costa.
A noi interessano essenzialmente gli ultimi due che annoverano: fino a tre miglia, 1 boetta fumogena e 2 razzi a mano a luce rossa; per gli altri: 2 pezzi delle dotazioni precedenti più 2 razzi a paracadute a luce rossa.
Dobbiamo, infine, darvi conto di altre quattro novità:
– l’orologio che prima era previsto per navigazioni superiori alle 12 mg, ora comprendono anche quelle da 6 a 12;
– anche chi naviga in acque interne è obbligato ad avere a bordo un estintore, secondo norma;
– poi la prima di due inedite dotazioni: la tabella dei segnali visivi, diurni e notturni (Colreg), ma solo se si naviga oltre le 6 mg dalla costa,
– e un pallone nero di fonda, ma solo per le unità che misurano più di 7 metri f.t., a partire da oltre un mg dalla costa.
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