In provincia di Latina è ormai guerra aperta contro i diportisti: a San Felice Circeo vietano i carrelli dal venerdì alla domenica e l’accesso allo scivolo diventa impossibile.
Non sono passati molti giorni da quando abbiamo dato la notizia della clamorosa protesta messa in atto dai diportisti della provincia di Latina, orfani di uno sbocco al mare (cioè un semplice scivolo) pubblico e gratuito (per leggere la notizia clicca qui) ed ecco che ne arriva un’altra a dir poco sorprendente.
Con un’ordinanza (la n. 32 per la precisione) datata 14 luglio il Comune di San Felice Circeo (sempre in provincia di Latina) ha vietato l’accesso ai veicoli trainanti rimorchi in Via Ammiraglio Bergamini dalle 24.00 di ogni giovedì fino alla 24.00 della domenica.
Il provvedimento rimarrà in vigore fino al 15 settembre, praticamente per l’intera stagione nautica.
Nell’ordinanza si motiva la decisione perché la via in questione è interessata «… da un considerevole afflusso di traffico veicolare e pedonale nei fine settimana dei mesi estivi», perché fra i veicoli suddetti ce ne sono molti che trainano carrelli e, visto il loro ingombro, creerebbero «… gravi disagi alla viabilità veicolare nella via menzionata, anche con blocchi della circolazione stradale».
Nell’ordinanza comunale si specifica altresì che la decisione è stata presa in seguito alle numerose segnalazioni sia telefoniche che verbali giunte alla Polizia Locale circa i suddetti gravi disagi alla circolazione stradale in via Ammiraglio Bergamini arrecati proprio «dall’afflusso di veicoli trainanti carrelli di trasporto».
Per ironia della sorte la via in questione è intitolata a un valoroso uomo di mare che, probabilmente, ora si rivolterà nella tomba di fronte a questa ordinanza!
Per un Comune come quello di San Felice Circeo, che vive prevalentemente di turismo (forse solo di quello), quella sottoscritta dal Comune il 14 luglio è certamente un’infelice disposizione.
Come abbiamo più volte rimarcato, molte municipalità italiane sono afflitte da insensate ordinanze come quella in questione.
A farne le spese, spesso, è proprio la piccola nautica, ma non solo: ci pare che una soluzione tanto drastica influirà inevitabilmente anche sul movimento turistico della zona, quindi il provvedimento non si tradurrà automaticamente in un beneficio per i cittadini.
Forse, alle volte, anziché prendere decisioni «di pancia» bisognerebbe guardare ben al di là dell’ostacolo immediato…