Copertina Il Gommone - Luglio 2021



DIDATTICA
Sicurezza, zattere e giubbotti salvagente: la nostra salvezza è autogonfiabile
Giubbotti di sicurezza e zattere sono obbligatori a partire da certe distanze dalla costa. Non mollate gli ormeggi senza aver fatto controllare a un esperto lo stato dei primi, mentre per le seconde esistono calendari per le revisioni stabiliti dalla legge. Di qualsiasi tipo siano, i salvagente devono essere a disposizione per ciascuna persona imbarcata, come pure le «zatterine» devono bastare per tutti. Mentre dei primi non si può fare a meno a partire dai 300 metri dalla costa, per le altre si può ovviare all’acquisto con il noleggio.
LE NOSTRE PROVE
Lomac 580 OK, un piccolo senza patente per chi non vuole rinunciare a nulla
Un gommone ideale per iniziare o per chi non ha la patente nautica. Il progetto non è dei più recenti, in compenso conserva tutte le prerogative di un vero battello pneumatico: i tubolari sempre a contatto con l’acqua, infatti, lo rendono stabile alla fonda e facile da guidare anche da piloti poco esperti. Offre quattro posti comodi e anche un tavolo per pranzare. L’allestimento è essenziale, ma si può completare con qualche accessorio, come il tendalino o il serbatoio fisso per la benzina che aumenta l’autonomia. Migliorabile qualche dettaglio di finitura. Buone le prestazioni con un fuoribordo depotenziato da 40 hp. Facile da movimentare, tanto sullo scivolo quanto su strada, grazie al peso contenuto.
LE NOSTRE PROVE
Salpa Soleil 30, open e cabinato, il meglio dei due mondi in un solo gommone
Tante diverse qualità per un gommone da vivere intensamente. Ha una cabina completa di dinette convertibile in cuccetta e bagno separato e tante aree prendisole. Rientra nei limiti di sagoma e peso per il trasporto al seguito di un’auto. Ha una carena a «V» profonda con step per correre veloce anche sulle onde, ma non rinuncia all’appoggio dei tubolari per stabilizzare il rollìo e ridurre la sbandata. Nel pozzetto, un mobile cucina dall’allestimento completo e i divanetti convertibili in solarium. Discutibile la scelta di utilizzare un pagliolo con ombrinali come tavolino. Lo schienale di coronamento si reclina e apre il passaggio alla zona bagno. I passavanti sono comodi e la battagliola e i tanti corrimano rendono più sicuri gli spostamenti.
ITINERARI
Navigare all’ombra dei Fossi di Livorno fra odori e sapori delle antiche mura
Immaginate di entrare in gommone fin nel cuore di una città che non inizia per «V». Parliamo, infatti, della bella Livorno, circondata dal mare che scorre entro il possente sistema di protezione formato da fossati e bastioni, voluto dai Medici, granduchi di Toscana, nel XVI secolo. Con gli eleganti palazzi che si affacciano sui canali, un porto commerciale vivo e trafficato, il comune labronico è anche un vivace centro multiculturale. Accoglie l’Accademia navale e offre la possibilità di essere scoperta dall’acqua, spingendosi pure un po’ nei dintorni, fino al «Miglio Magico». Scopriamo dove mettere in acqua il battello, dove lasciare auto e rimorchio e cosa vedere di questa città portuale, magari gustandosi un vero «ponce alla livornese» e un buon cacciucco.
CHECK-UP USATO
Whitehead W12, storia di un fuoribordo ambizioso che fece un buco nell’acqua
Whitehead ha rappresentato, a cavallo tra gli Anni ‘70 e ‘80, il tentativo del Gruppo Fiat di entrare nel settore della nautica da diporto tramite la sua consociata Gilardini/Motofides di Livorno, azienda specializzata nella produzione di siluri per uso bellico. Il W12 fu presentato come prototipo al Salone di Genova nel 1976, ma già fase di omologazione evidenziò qualche clamoroso errore di progettazione. Il lancio del W12 fu supportato da un intenso battage pubblicitario ma il bicilindrico non ebbe molta fortuna: appariva, infatti, particolarmente sgraziato, era rumoroso e vibrava parecchio per via della mancanza di supporti isolanti e di una vera carenatura. Oltretutto, nonostante il look minimale, non pesava neppure un grammo in meno dei concorrenti ed era poco affidabile.
PRIMA IMPRESSIONE
Renier R8 Tourer, la versione fuoribordo si regala anche una dinette
E’ la variante fuoribordo del modello intermedio della gamma del Cantiere siciliano. Oltre al diverso sistema di propulsione cambia tutta l’area di poppa. Al posto del divano a tutto baglio con il prendisole, su questo modello troviamo una dinette trasformabile in sala pranzo o solarium. Inalterate le altre caratteristiche della coperta. Anche sulla versione fuoribordo dell’R8 (denominata Tourer), la coperta resta improntata su una filosofia tipicamente da open, pensata cioè per vivere una giornata in mare con il massimo comfort. All’interno della consolle si può allestire una toilette (optional). I tubolari possono essere anche bicolore oppure con effetto «carbon look».
MOTORI
Nuova gamma Yamaha «V6 Premium», tre fuoribordo che «giocano» a fare i grandi
Erano già stati annunciati lo scorso febbraio, ma ora i nuovi «V6 Premium» (4.169 cc) declinati nelle varianti da 300, 250 e (con alcuni distinguo) 225 hp sono arrivati. O almeno, sono stati mostrati in anteprima agli «addetti ai lavori». Per tutti gli appassionati, invece, l’appuntamento è fissato a settembre, prima al Cannes Yachting Festival, poi al Salone Nautico di Genova. La commercializzazione inizierà nello stesso mese, mentre per le prime consegne bisognerà probabilmente attendere qualche settimana in più. I nuovi «V6» si affiancano a quelli già in commercio, posizionandosi ovviamente un gradino sopra: con questi condividono la meccanica, mentre cambiano il look e tutto il pre-rig, cioè quell’insieme di componenti che girano attorno al fuoribordo, mutuato anch’esso dai modelli top di gamma (375 e 425 XTO). A cominciare dalla timoneria «full electric» («steer by wire») integrata alla perfezione nel cavalletto, precisa e molto reattiva ai comandi.
ACCESSORI
Come proteggere al meglio gommone e fuoribordo: ecco le soluzioni più «ingegnose»
Il telo di copertura si usa per il rimessaggio invernale. Non solo. Anche in piena stagione potrebbe essere utile. Per esempio per difendere il gommone da una notte di pioggia battente. Se, inoltre, lasciate il natante per settimane intere all’ormeggio, non abbandonatelo «nudo»: ci vuole uno scudo per i raggi UV e lo sporco. Idem per il fuoribordo. E sempre parlando di fuoribordo, non dimenticatevi di preservare la calandra, se ormeggiate abitualmente di poppa. E, parlando di parabordi: pensate che un «salsicciotto» penzolante possa bastare? Leggete questo articolo e, probabilmente, cambierete idea.
PESCA
Prepariamo la tackle box, la cassetta ideale per le nostre prime battute estive
Tipicamente chi si avvicina alla pesca non esce in mare appositamente a questo scopo, ma approfitta delle giornate di vacanza con la famiglia per provare a catturare qualche pesce per la cena. Per ogni evenienza, dunque, è bene avere a bordo una «cassetta degli attrezzi» dedicata, completa di tutto ciò che potrebbe servire. Man mano che si diventerà più esperti si potrà personalizzare, ma almeno per cominciare vi diamo noi qualche suggerimento. Non basta: vi diciamo anche quali prede insidiare a seconda del tipo di fondale.
LETTURE D’ESTATE
Alain Bombard, storia di un naufrago volontario a bordo di un gommone
La scoperta del gommone, la traversata della Manica e la scommessa di poterci navigare sull’Oceano. Ma mica come un diportista qualsiasi: lasciandosi naufragare, lentamente, inesorabilmente. Di tutto ciò fu protagonista il francese Alain Bombard, classe 1924, studi da biologo, convinto che lo spirito dell’uomo prevale sul corpo. Sperimentò su sé stesso la sua teoria affrontando le condizioni estreme della navigazione in solitario senza acqua né cibo, con parecchi fastidi fisici e senza orientamento. Ne ricordiamo le gesta in questi giorni che ricorre l’anniversario della sua scomparsa (luglio 2005).
ABBONATI DIGITAL EDITION ACQUISTA ARTICOLO IN PDF ACQUISTA FASCICOLO