Prepariamo il gommone per rimetterlo in acqua. Chi avrà fatto un buon lavoro in fase di rimessaggio, avrà ben poco da fare: togliere il telo e lavarlo, ispezionare i gavoni alla ricerca di eventuali tracce di muffa (non si sa mai), richiudere i portelli (e magari dare un po’ d’olio alle cerniere), rimettere a posto gli strumenti elettronici (ingrassando gli attacchi) e la batteria, provare il «gioco» della timoneria, accendere il motore. Controllate le scadenze delle dotazioni di sicurezza e non scordatevi un’occhiata al rimorchio. A chi, invece, aveva rimandato tutto a primavera, ecco che il «conto» si ripresenta. Non si può più rimandare e non si può certo rimettere in acqua il battello sporco, con il gelcoat rigato o ingiallito, la carena graffiata, le cuscinerie sdrucite... Insomma, prendiamo questi ultimi (speriamo) giorni di fermo forzato per fare qualche lavoretto utile e necessario. |