Sul numero di agosto/settembre (ora in edicola o in edizione digitale) trovate, fra i tanti servizi, anche un articolo dedicato al campeggio nautico, un modo tutto speciale di intendere la vita in gommone, un po’ vacanza low cost e un po’ un efficace sistema per tenersi lontani da porti e spiagge «contagiose» (vedi alla voce «distanziamento sociale») in tempi di Coronavirus.
In questo anno «bisesto» potremmo asserire che sono valide entrambe le definizioni. Dunque, se ci avete spesso pensato al campeggio nautico, ma non avete mai avuto il coraggio di farlo, adesso è il momento buono!
Molti gommonauti scelgono il camping nautico perché rappresenta un modo per godersi appieno la libertà del plein air: è una formula molto apprezzata dai diportisti che amano il mare, la navigazione e la libertà dai vincoli che comportano le strutture turistiche tradizionali (alberghi, ristoranti, villaggi, eccetera).
Non è difficile, basta sapersi organizzare e studiare la rotta a tavolino, perché la libertà va bene, ma se non si ha un distributore di carburante e una fontanella dell’acqua per far rifornimento, tanto lontani non si va.
Se volete approfondire l’argomento potete acquistare l’ultimo numero della Rivista Il Gommone (ora in edicola o scaricabile on-line dal nostro sito) oppure richiedere il PDF di questo servizio pubblicato sul fascicolo n. 391 – agosto/settembre 2020 cliccando qui.
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