Dopo il via libera ottenuto alla Camera lo scorso 12 febbraio, ieri è arrivato il «semaforo verde» anche dall’Aula del Senato al Decreto «Milleproroghe» che, fra i tanti provvedimenti, contiene anche la modifica (definitiva) al Codice della Nautica per quanto riguarda la guida senza patente dei fuoribordo da 40,8 hp (30 kW) 2 tempi a iniezione.
La nuova legge innalza a 900 cc la cilindrata ammessa, fatta salva la potenza massima di 40,8 cavalli.
Il provvedimento coinvolgeva, di fatto, un solo modello, l’Evinrude E-Tec 40 che ha una cubatura complessiva di 864 cc.
Ora non resta che attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, attesa probabilmente già entro la fine della settimana.
Si conclude così un «pasticcio» iniziato il 13 febbraio del 2018 allorquando entrò in vigore il nuovo Codice della Nautica che modificava l’Articolo 39 equiparando i 2 tempi a iniziazione diretta a quelli alimentati a carburatore, quindi 40,8 hp di potenza e 750 cc di cilindrata massima, anziché 1.000 cc come normato fin dal lontano 2005!
La disposizione, com’è ormai risaputo, gettò nel panico migliaia di diportisti in possesso di un Evinrude E-Tec da 40 hp (si stima che dal 2005 ad oggi ne siano stati venduti in Italia circa 5 mila) e di noleggiatori che avevo scelto questo fuoribordo per equipaggiare le loro imbarcazioni.
Senza contare i danni economici patiti del Costruttore, dai concessionari e dagli stessi diportisti, che da un giorno con l’altro si sono ritrovati sullo specchio di poppa una fuoribordo il cui valore si era completamente azzerato.
Termina così una brutta vicenda, che negli ultimi due anni è andata avanti a colpi di proroghe e «dimenticanze» del Governo.
In una settimana «complicata» per le note vicende legate al Coronavinus (il cui impatto sull’economia e sulla nautica è ancora tutto da decifrare!), finalmente una buona notizia!
Una buona parte del merito va necessariamente ascritto a Confindustria Nautica, l’associazione che rappresenta le più importanti aziende del settore in Italia, e al suo responsabile per i rapporti Istituzionali Roberto Neglia, che non hanno mai mollato la presa e hanno perorato la causa a tutti i livelli istituzionali.