All’ultima edizione del Miami Boat Show, tenutosi a metà febbraio, Mercury Marine ha mostrato anche il suo fuoribordo alimentato a gasolio con una nuova livrea.
Rispetto alla precedente «perde» la dicitura «Racing» con la quale era nato, benchè non sia un modello pensato per le competizioni agonistiche.
La Divisione Racing di Mercury, infatti, oltre ad occuparsi della preparazione dei motori da corsa, cura anche i prodotti «speciali», quelli che richiedono una preparazione specifica e un servizio di vendita e assistenza «ad hoc».
Si tratta, tuttavia, di un’unità non inedita, in quanto è stato presentato per la prima volta nella primavera del 2015 in occasione del Southampton Boat Show.
E’ un classico due tempi con iniezione diretta secondo il sistema australiano Orbital, in pratica lo stesso impianto di alimentazione impiegato sui propulsori a benzina e che in Mercury chiamavano OptiMax (non più in produzione).
Tali sistema si basa sulla presenza di un gruppo di iniezione posto sulla testa del cilindro il cui compito consiste nel miscelare, prima dell’immissione nella camera di scoppio, la quantità di benzina necessaria per l’iniezione stessa con una piccola percentuale di aria, così da realizzare una sorta di miscela super-ricca, che viene poi iniettata, verso la candela.
L’aria lavorata dal compressore ha una pressione di circa 95 psi (15 in più degli OptiMax alimentati a benzina), raggiunta grazie a un compressore alternativo ausiliario posto in parallelo con il motore e a suo volta azionato mediante un cinghia.
Il monoblocco deriva da quello già impiegato per i propulsori da diporto a benzina (secondo la casa americana condivide addirittura il 95% dei componenti) ed è un «V6» (60°) di 3.046 cc in grado di sviluppare una potenza massima di 175 hp (131 kW) a 6.000 giri/min.
Nonostante si tratti di un diesel, il motore ha una candela d’accensione affiancata da una classica (per un propulsore a gasolio) candeletta a incandescenza per migliorare il funzionamento a freddo e al minimo.
Il fuoribordo è, inoltre, dotato di un alternatore da 60 ampere, mentre il gambale – con un rapporto al piede di 2,00:1 – è proposto solo in versione extra-lungo e controrotante. Da «vero» 2T è, infine, il peso: 235 kg, vale a dire solo 6 kg in più dell’OptiMax 225.