Con tutti i dispositivi elettronici di cui oggi proprio non possiamo fare a meno (che si moltiplicano per il numero di persone a bordo!), l’appetito energetico non si placa mai.
Per venire in aiuto alle batterie di servizio si potrebbe optare per una produzione «autarchica» di corrente, intrappolando i raggi del sole in un pannellino solare. Ce ne sono di piccoli e funzionali, integrati magari in uno zainetto o «stand alone».
Si lasciano esposti al solleone durante il giorno (su un materassino, meglio se assicurati a un tientibene), loro accumulano e restituiscono energia per ricaricare smartphone, tablet e altro. Questi pannelli solari Eco-Fuse si ordinano via Internet. Quello della foto costa 125 euro.
E’ impermeabile, leggero e resistente agli urti: all’interno vi si possono stivare proprio i nostri amati «device». Con una potenza di 4 W può ricaricare un telefono cellulare in meno di 4/6 ore di esposizione al sole.
Quando non è all’aperto le sue batterie si ricaricano con il classico alimentatore Usb attaccato alla corrente di casa (AC) oppure da un caricabatterie da viaggio DC.
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