Durante lo scorso mese di gennaio i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei e Incursori della Marina Militare (COMSUBIN), distaccati presso i Nuclei SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi), hanno proseguito le delicate operazioni di bonifica neutralizzando un totale di 1.331 ordigni inesplosi – senza contare i 3.095 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm – risalenti ai conflitti mondiali e rinvenuti lungo le coste del territorio nazionale e nelle acque del lago di Garda.
Gli interventi d’urgenza condotti dal personale dei Nuclei SDAI sono stati richiesti dalle Prefetture di Bari, Cagliari, Caltanissetta, Genova, Sassari e Verona a seguito delle denunce effettuate da parte di privati cittadini o da operatori delle Forze dell’Ordine, circa il rinvenimento di manufatti riconducibili ad ordigni esplosivi.
In particolare, dopo aver neutralizzato oltre 45.000 ordigni nel 2018, i Palombari dei Nuclei SDAI sono intervenuti a Molfetta (BA), dove hanno identificato e rimosso 53 ordigni consegnati poi agli artificieri dell’11° Regimento Guastatori di Foggia dell’Esercito Italiano per la successiva distruzione, nel Golfo di Cagliari – dove hanno rimosso 2 proiettili di grosso calibro, 17 di medio calibro e 21 spolette, nonché 1.365 proiettili di piccolo calibro – e a Gela Bulala (CL) dove hanno identificato, rimosso e distrutto 5 proiettili di grosso calibro.
L’opera di bonifica è proseguita poi nelle acque antistanti l’isola del Trimelone (VR) all’interno del lago di Garda, dove i Palombari hanno rimosso 267 residuati bellici – tra cui bombe a mano, granate di diverso calibro, bombe da fucile, spolette e detonatori – e in Liguria dove sono state bonificate, con il supporto dell’impianto iperbarico installato su nave Marino del Gruppo Navale Speciale di COMSUBIN, due mine della seconda guerra mondiale tipo P200, rinvenute precedentemente dai sommozzatori della Guardia di Finanza rispettivamente ad Arenzano e Camogli.
Proseguono inoltre a Portofino le attività del Nucleo SDAI della Spezia dove, fino ad ora, è stato rimosso un numero considerevole di materiale bellico inesploso tra cui spolette e proiettili di medio calibro.
I Comandanti dei Nuclei SDAI tengono a raccomandare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti con forme simili a quelle di un ordigno esplosivo o parti di esso, di non toccarli o manometterli in alcun modo, denunciandone il ritrovamento, il prima possibile, alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari di COMSUBIN al fine di rispristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare.
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